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Intervento del Presidente Meloni al IV Vertice del Consiglio d'Europa

Martedì, 16 Maggio 2023

Buon pomeriggio a tutti. 

Voglio ringraziare il Primo Ministro e il Governo islandese per questa ospitalità, ma soprattutto per la determinazione con la quale hanno lavorato perché questo Vertice del Consiglio d’Europa, la cui idea nasce a Torino nella riunione conclusiva durante la Presidenza italiana, diventasse realtà. Voglio ovviamente salutare la Segretaria Generale, i Presidenti, i Primi Ministri qui presenti e tutti voi. 

Sono passati 18 anni dall’ultimo Vertice del Consiglio d’Europa, e sono molti ma non tanti quanti sembrano, se guardiamo a quanto da allora è mutato il contesto che ci circonda. 

La brutale aggressione russa all’Ucraina ha messo in discussione molte certezze sulle quali noi per troppo tempo ci eravamo ingenuamente adagiati. Ed è giusto che un atto così grave sia condannato proprio qui, al Consiglio d’Europa, la casa di tutti gli europei costruita con il compito preciso di evitare il ripetersi delle atrocità della seconda guerra mondiale, difendendo la democrazia e difendendo il diritto, quel diritto degli Stati senza cui noi non possiamo difendere il diritto degli uomini.  

Il popolo ucraino, con la sua eroica reazione all’invasione, non sta difendendo solamente la sua Patria, sta difendendo i valori fondanti dell’identità europea: la libertà, la democrazia, la giustizia, l’uguaglianza tra gli uomini. Se l’Ucraina fosse capitolata, se l’avesse fatto in pochi giorni come molti prevedevano, noi oggi vivremmo un mondo molto più insicuro. Non vivremmo una realtà di pace, come racconta quella propaganda così cinica da fingere di scambiare un’invasione con la parola pace, noi vivremmo un mondo nel quale alla forza del diritto si sostituisce il diritto del più forte e quel mondo è un mondo che non conviene a nessuno.

E questa è la ragione per la quale al Presidente Zelensky voglio dire che l’intera Europa e tutto il mondo libero sono loro debitori. Anche in questo intervento il Presidente Zelensky ha detto molto spesso “grazie”, ci ha ringraziato per come noi stiamo aiutando l’Ucraina. Ma io voglio dire al Presidente Zelensky che siamo noi ad essere debitori dell’Ucraina, perché l’Ucraina con la sua determinazione ha fatto capire al mondo intero quanto possa essere difficile piegare un popolo libero. 

Per questo noi faremo la nostra parte per garantire all’Ucraina il futuro di libertà, di integrità, di democrazia che merita, il futuro europeo che merita.

Per questo l’Italia ha, tra le altre cose, immediatamente aderito all’accordo promosso dal Consiglio d’Europa per istituire il Registro dei Danni causati dalla guerra, perché non vi sia impunità. 

E per questo non potevo non essere qui a testimoniare l’impegno dell’Italia per difendere il diritto internazionale e per difendere i valori fondanti della nostra comune identità europea, partendo dal principio fondamentale dal quale discendono tutti gli altri. E quel principio è la centralità della persona, il rispetto di ogni singolo essere umano, della sua sacra unicità. Ed è questo un valore che noi oggi siamo chiamati a proteggere su molti fronti, dalle antiche sfide fatte di violenza e sopraffazione, ma anche dalle nuove sfide della nostra epoca. Mai come in questa tempo la scienza e la tecnologia corrono veloci, penso all’ingegneria genetica, all’intelligenza artificiale o alle questioni bioetiche, penso al rischio che correremmo se dovessimo considerare questi domini delle zone franche senza regole. Il rischio di un progresso non più volto a rafforzare e ampliare le capacità umane, ma un progresso in cui le capacità umane vengono sostituite, surrogate, in un mondo sempre più dominato dall’ineguaglianza, dalla concentrazione di potere e di ricchezza nelle mani di pochi. E un mondo dominato dall’ineguaglianza non è un mondo democratico e, dunque, non è un mondo europeo. 

Oggi più che mai noi siamo chiamati a ribadire la difesa della dignità umana in ogni contesto, perché questo è l’Europa: una roccaforte di valori costruita nei millenni, la nostra vera, unica, forza dinnanzi alla violenza dei tiranni, ma anche dinnanzi ai nuovi pericoli che vivono le nostre società. 

Nel 1949 dieci Nazioni tra cui l’Italia diedero vita al Consiglio d’Europa. Una decisione che nasceva dalla convinzione che la tutela dei valori fondamentali di libertà, democrazia e dignità umana fosse la base per una prosperità condivisa e pacifica in Europa. Oggi siamo in 46 e siamo qui, riuniti a Reykjavík, per dire con forza che la nostra missione ora è più attuale che mai. 

Vi ringrazio.

16 Maggio 2023

Il Presidente Meloni al IV Vertice del Consiglio d’Europa

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato a Reykjavík, in Islanda, al IV Vertice dei Capi di Stato e di Governo del Consiglio d’Europa. Al suo arrivo ha tenuto un punto stampa e, a seguire, l'intervento alla sessione di apertura dei lavori del Vertice “United around Our Values”. Infine, ha preso parte ai lavori della tavola rotonda “Countering new and emerging human rights challenges – the future is already here”.

16 Maggio 2023

Il Presidente del Consiglio Meloni al IV Vertice del Consiglio d’Europa

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni,  partecipa a Reykjavík, in Islanda, al IV Vertice dei Capi di Stato e di Governo del Consiglio d’Europa. Al suo arrivo ha tenuto un punto stampa e, in seguito, un intervento alla sessione di apertura dei lavori del Vertice. 

16 Maggio 2023

Il Presidente Meloni al IV Vertice del Consiglio d’Europa

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato a Reykjavík, in Islanda, al IV Vertice dei Capi di Stato e di Governo del Consiglio d’Europa.

16 Maggio 2023

Etichettatura dei prodotti alimentari, la nota di Palazzo Chigi

Nella puntata del 15 maggio 2023, la trasmissione Report ha fornito una visione dei sistemi di etichettatura dei prodotti alimentari parziale e non condivisibile. Il Governo italiano intende garantire la salute dei cittadini e la tutela dei consumatori nell’acquisto dei generi alimentari. Per questo motivo, ha elaborato una proposta di sistema di etichettatura delle confezioni che mira a informare in modo appropriato il consumatore circa le caratteristiche nutrizionali del prodotto, in relazione alle esigenze della salute di ciascuno, sulla base dei dati scientifici.

16 Maggio 2023

Primo turno elezioni amministrative, la dichiarazione del Presidente Meloni

"Faccio gli auguri a tutti i sindaci eletti nel primo turno delle elezioni amministrative. Il centrodestra conferma la sua forza di coalizione di governo, il valore della stabilità e della chiarezza di fronte agli italiani. Siamo concentrati sui nostri obiettivi, i dati sulla crescita confermano la concretezza della politica economica, la fiducia di famiglie e imprese cresce, l’Italia è  protagonista sulla scena internazionale.   

 

15 Maggio 2023

Nomina a referendario di TAR dei vincitori del concorso anno 2021

Si rende noto che con Dpr  5 maggio 2023, sono stati nominati referendari di TAR i vincitori del concorso, per titoli ed esami, a 40 posti di referendario di TAR, elevati a 60 e successivamente a 66, di cui al decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri 5 febbraio 2021 e ai Dpcm 23 marzo 2021 e 28 marzo 2023.

14 Maggio 2023

Milano, il Presidente Meloni incontra Silvio Berlusconi

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata all’Ospedale San Raffaele di Milano dove ha incontrato per oltre un’ora il senatore e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Meloni e Berlusconi hanno parlato degli scenari futuri, delle prossime iniziative dell’esecutivo e della maggioranza. “Berlusconi è di ottimo umore, è in rapida ripresa, e nonostante il ricovero lavora incessantemente sui principali dossier”, commenta il presidente Meloni.

14 Maggio 2023

Udine, il Presidente Meloni partecipa alla 94esima Adunata degli Alpini

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato a Udine alla 94esima Adunata nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini.

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Dichiarazioni alla stampa con il Presidente dell'Ucraina Zelensky

Sabato, 13 Maggio 2023

Buongiorno a tutti.

Un lungo e proficuo confronto con il Presidente Zelensky che voglio ringraziare per la sua visita molto importante. Sono davvero felice che sia qui, sono felice che sia stato accolto oggi a Roma, a meno di 3 mesi dalla mia visita a Kiev, con molto affetto e stima a partire dal Presidente della Repubblica Mattarella nell’incontro di questa mattina.

Il Presidente della Repubblica, fin dai primissimi giorni dall’invasione russa, ha rappresentato in ogni sede istituzionale possibile il chiarissimo posizionamento dell'Italia a fianco dei nostri alleati, a sostegno del popolo ucraino.

Il ritmo che abbiamo impresso alle relazioni tra Italia e Ucraina testimonia l'impegno e l'importanza che attribuiamo a un rapporto che è importante, sì per le nostre nazioni, ma anche per la comunità internazionale nel suo complesso, per la storia europea, e per tutti i popoli che amano la libertà.

A fine febbraio sono stata a Kiev dove, tra le altre cose, mi ero impegnata a ospitare una conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina. Abbiamo realizzato lo scorso 26 aprile questa grande conferenza, che ha visto la partecipazione di oltre 600 tra le migliori aziende italiane, per dimostrare che la nostra nazione intende svolgere un ruolo di primo piano negli sforzi di ricostruzione economica dell’Ucraina, ma ancora di più per dimostrare che noi scommettiamo sulla vittoria dell’Ucraina.

Oggi il mio amico Volodymyr Zelensky è qui, e questo è a sua volta un segno di un’Ucraina che scommette sul futuro di un'Italia protagonista, in un avvenire comune nella prosperità, come dimostra il fatto che Roma è la prima tappa di questa visita europea del Presidente Zelensky.

Noi lo ringraziamo per questo. L’Italia ha dimostrato con i fatti il suo pieno sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell’Ucraina che, non smetteremo mai di ribadirlo abbastanza, è vittima di una brutale e ingiusta aggressione da parte della Federazione Russa. Così l'Italia intende continuare a fare.

Abbiamo ribadito al Presidente Zelensky il nostro sostegno a 360 gradi verso l'Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario e oltre. La nostra nazione continuerà a fornire assistenza sia a livello bilaterale che multilaterale, continueremo ad assicurare la nostra convinta adesione all'applicazione rigorosa delle sanzioni, così come assicuriamo il nostro sostegno alla pace, purché sia una pace giusta.

Noi non siamo così ipocriti da chiamare “pace” qualsiasi cosa che possa assomigliare a un'invasione. Nessuna pace ingiusta potrà mai essere imposta all’Ucraina, e qualsiasi accordo di pace dovrà essere condiviso da questo popolo.

L'Italia continuerà a contribuire a ogni sforzo che possa condurre verso questa direzione. Continueremo, in accordo con i nostri principali alleati, a fornire il sostegno necessario, anche militare, perché l'Ucraina possa arrivare, auspichiamo quanto prima, a un tavolo di negoziati in una posizione solida.
Questo è importante, perché alla pace non si può arrivare con nessuna opzione di resa da parte dell'Ucraina, sarebbe terribilmente ingiusto, ma sarebbe anche molto pericoloso per la pace in Europa e un precedente gravissimo per tutte le nazioni del mondo. Alla pace si arriverà solamente se e quando la Russia cesserà le ostilità e gli attacchi agli obiettivi civili.

Vogliamo approfittare per rinnovare il nostro appello a Mosca a fermare immediatamente l'aggressione, a ritirare immediatamente le truppe dal territorio ucraino. Noi siamo favorevoli a una soluzione diplomatica del conflitto e siamo pronti a fornire ogni possibile assistenza a Kiev, quando Kiev riterrà che ci saranno le condizioni per poter avviare un qualsiasi dialogo negoziale.

Sosteniamo la formula di pace in 10 punti del Presidente Zelensky, proposta nei mesi scorsi. Riconosciamo le legittime aspirazioni europee dell’Ucraina, e le sosteniamo. L'Ucraina sta combattendo una dura battaglia per la difesa dei valori europei di libertà e di democrazia. È un avamposto della sicurezza dell'intero continente europeo e quindi di ciascuno dei nostri cittadini.
Per questo abbiamo scelto di avere un ruolo decisivo nel sostenere l’attribuzione all'Ucraina dello status di candidato all'ingresso nell'Unione europea. Continueremo ad assicurare il nostro pieno totale sostegno per facilitare la progressiva integrazione di Kiev nell'Unione europea, compresa l’assistenza che dovesse essere richiesta sulle riforme che sono necessarie a questo percorso.

Siamo pronti a sostenere un’ulteriore intensificazione del partenariato dell’Ucraina con la Nato. Ne parleremo nel vertice di Vilnius di luglio, sarà probabilmente il tema centrale. L'Italia fornisce il suo pieno sostegno all'attuazione della Black sea grain initiative, l'accordo dell’esportazione del grano ucraino, una questione fondamentale a tutela della sicurezza alimentare globale.

Continuiamo ad attuare interventi nel settore umanitario, programmi di sostegno per il ripristino delle infrastrutture critiche. Sono stati inoltre avviati progetti di collaborazione in ambito sanitario, in tema di tutela del patrimonio culturale. Lavoriamo a 360 gradi. Continueremo a farlo e il nostro rapporto, la nostra amicizia, ormai anche personale, lo testimonia e ne è garanzia.

Il messaggio che vogliamo ribadire oggi, ancora una volta, è un messaggio chiaro e semplice: il futuro dell'Ucraina è un futuro di pace e di libertà ed un futuro europeo. È un futuro di pace di libertà e non ci sono altre soluzioni possibili per questa vicenda. Sono convinta che l’Ucraina vincerà e che rinascerà più forte, più orgogliosa, più prospera di prima.

Noi siamo una nazione che tanti anni fa è uscita dalla guerra. Da quella guerra è riuscita a dare vita a quello che fu chiamato un “miracolo”. Oggi l'Ucraina credo che possa ambire a fare la stessa cosa, e noi faremo tutto quello che possiamo fare perché possa riuscire in questo obiettivo.

Il popolo ucraino ha scelto di combattere e combatte; perché crede nel suo futuro, perché vuole guardare a quel futuro. Noi, insieme a loro, guardiamo oltre questo conflitto, oltre il nemico, oltre l'invasione, oltre l'ingiustizia. Il modo migliore per guardare oltre è pensare già da ora a un’Ucraina libera e ricostruita. Perché ogni scuola, ogni ospedale, ogni campanile che noi ricostruiremo insieme in Ucraina, saranno un pezzo delle fondamenta dell'Europa intera.

Oggi Roma si conferma un alleato solido, affidabile, una nazione credibile, Roma si conferma una capitale di pace. Noi lavoriamo per la pace, guardiamo con speranza all'impegno del Presidente Zelensky.

Voglio infine esprimere anche il sostegno e l'apprezzamento del Governo italiano per l'impegno di Papa Francesco e della Santa Sede. Il Presidente Zelensky dopo questo incontro si recherà in Vaticano per incontrare Papa Francesco. Siamo molto contenti di questa iniziativa, conosciamo e apprezziamo la vicinanza, la solidarietà e il forte sentimento di affetto del Santo Padre per l'Ucraina.

Una giornata importante, per questa delegazione, per il Presidente Zelensky, ma anche per noi. E quindi siamo qui per ribadire che l'Italia c'è e per dire ancora una volta viva l'Ucraina, viva l'Italia.