Conferenza sullo Spazio Italia-Africa, l'intervento del Sottosegretario Mantovano

15 Luglio 2024

L'intervento del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, alla Conferenza sullo Spazio Italia-Africa, organizzata del Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale alla Farnesina.

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Poco meno di un anno fa in questo stesso luogo ci eravamo ritrovati per la “Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni”: da essa si è avviato il Processo di Roma, che ha segnato l’inizio di un inedito percorso di cooperazione tra l’Italia e le Nazioni africane. Inedito per ampiezza dei settori coinvolti, e per metodo di lavoro.

A dodici mesi di distanza, è motivo di grande soddisfazione osservare su quanti livelli si stia sviluppando in concreto la collaborazione nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa, in un’ottica paritaria e aperta: i progetti non sono calati dall’alto, sono definiti di volta in volta dopo un ascolto reciproco.

In tale cornice mi riferisco anzitutto al settore dell’agricoltura, di rilievo strategico: abbiamo recentemente siglato accordi senza precedenti in Libia e Algeria, che garantiranno rilevanti ricadute sul piano dell’occupazione in loco, e al livello dell’autosufficienza alimentare. Mi riferisco anche ai settori più centrali della competizione economica e geopolitica internazionale, come quello delle materie prime critiche, essenziali nel campo del digitale e dell’energia, dell’intelligenza artificiale, come dimostra il progetto dell’hub sull’I.A. che sarà realizzato in Tunisia, e dello Spazio.

Le attività nel settore dello Spazio rivestono un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella sicurezza delle Nazioni per almeno due ragioni. La prima è che le tecnologie spaziali offrono soluzioni tecniche in grado di potenziare le capacità nazionali in tanti settori: pensiamo alla mappatura e al monitoraggio del territorio, che possono essere sfruttati tanto a scopi produttivi quanto di sicurezza. L’attività di ricerca e di sviluppo realizzata in ambito spaziale può avere applicazioni allo stesso tempo civili e militari.

La natura sempre più duale delle attività nel settore dello Spazio sta portando gli Stati con tecnologie più avanzate a irrobustire le infrastrutture impiegate per tali scopi. Ciò avviene attraverso soluzioni tecniche e ingegneristiche, e attraverso il rafforzamento degli strumenti organizzativi e giuridici volti a tutelare le informazioni nazionali più sensibili: tra esse vi è il ricorso sempre più frequente allo strumento delle classifiche di segretezza.

Da ciò deriva un aspetto ancora troppo spesso sottovalutato, e cioè che la stipula di Accordi bilaterali di sicurezza per lo scambio di informazioni classificate tra l’Italia e le singole Nazioni partner  costituisce un requisito imprescindibile per sviluppare collaborazioni di ampio spettro e di alto livello in ambito spaziale. Senza una cornice giuridica di questo tipo, l’Italia non può condividere con le controparti il proprio patrimonio di conoscenze più avanzate.

Auspico quindi che questa prima “Conferenza Italia-Africa sullo Spazio” sia l’occasione anche per suscitare una rinnovata attenzione sul tema, e per avviare, se non sono già in corso, le procedure negoziali per dotarci reciprocamente degli strumenti necessari perché la nostra cooperazione – in un ambito così strategico – sia efficace fino in fondo. 
Anche questo contribuirà a smontare un racconto, sistematicamente smentito dalla realtà, di una Italia non al passo con la storia. La giornata di oggi, con l’attiva partecipazione di tanti Stati amici, dimostra che talora può essere la storia a mettersi al passo con la comune volontà delle Nazioni.