09 Marzo 2023

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 24

Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 9 marzo 2023, alle ore 16.29 presso l’aula consiliare del comune di Cutro (Crotone), sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

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Conferenza stampa del Consiglio dei Ministri n. 24, l'introduzione del Presidente Meloni

Giovedì, 9 Marzo 2023

Buonasera a tutti, 

grazie di essere qui, in questo Consiglio dei Ministri che abbiamo voluto celebrare qui a Cutro e voglio ringraziare tutte le autorità, a partire dal sindaco Antonio Ceraso per l'accoglienza, voglio ringraziare i cittadini per la loro accoglienza.

Noi abbiamo voluto celebrare qui questa riunione del Consiglio dei Ministri perché all'indomani della tragedia del 26 febbraio volevamo dare un segnale allo stesso tempo simbolico e concreto.
Segnale simbolico perché è la prima volta che un Consiglio dei Ministri si svolge sul luogo in cui si è consumata una tragedia legata al tema migratorio, e la presenza dell'intero Consiglio dei Ministri per noi qui è un modo per ribadire quanto questo Governo sia attento e concentrato su questo dossier.

Era ed è per noi la presenza qui oggi un modo per esprimere compatti il nostro cordoglio per le vittime di queste tragedie, per il dolore dei loro cari. Abbiamo voluto apporre all'ingresso del comune una targa in memoria delle vittime perché rimanga anche nei giorni successivi e perché non sia il ricordo semplicemente un fatto transitorio.

Volevamo allo stesso tempo dare un segnale di vicinanza alle popolazioni, particolarmente del mezzogiorno d'Italia, che in questi anni sono state più colpite dal tema migratorio e, dall'altra parte però, noi non potevamo non dare un segnale che fosse anche concreto perché noi siamo il governo della Repubblica Italiana e il nostro compito è cercare soluzioni ai problemi e, come ho già detto in un'altra occasione, penso che il modo migliore per onorare queste vittime sia fare quello che si può fare perché queste tragedie non abbiano a ripetersi.

Noi abbiamo licenziato in questo Consiglio dei Ministri un decreto-legge che affronta questa materia e lo abbiamo fatto per ribadire che noi siamo determinati a sconfiggere la tratta di esseri umani responsabile di questa tragedia.

La nostra risposta a ciò che è accaduto è una politica di maggiore fermezza sul tema. Lo dico per sgomberare il campo da alcune ricostruzioni abbastanza surreali che ho letto - me lo consentite - in questi giorni in forza delle quali all'indomani della tragedia di Cutro si starebbe modificando la linea del Governo. Ecco, se qualcuno pensa che i fatti del 26 febbraio ci abbiano indotto a modificare la nostra linea in tema di immigrazione, sbaglia di grosso.

Io credo che quello che è accaduto a Cutro sia la conferma, la dimostrazione che non c'è politica più responsabile di quella finalizzata a rompere la tratta degli scafisti, a combattere la schiavitù del terzo millennio rappresentata da queste organizzazioni criminali.

Io non intendo e noi non intendiamo replicare l'approccio di quanti hanno negli anni lasciato che i trafficanti di morte agissero sostanzialmente indisturbati, noi faremo tutto quello che va fatto per combattere e fermare questi criminali. 

E voglio dire che mi stupisce l'atteggiamento di quanti in questi giorni hanno lanciato strali contro il Governo quando il Ministro Piantedosi, che ringrazio, ha ampiamente dimostrato come il Governo non potesse fare nulla di più e nulla di diverso da quello che ha fatto per salvare le vite di queste persone - cosa che non ha mancato di fare in tutte le occasioni in cui è stato reso edotto del fatto che ci fosse un problema –, e che le stesse persone che se la prendono con il Governo non spendono una parola contro trafficanti che si sono fatti pagare fino a 9.000 euro per mettere queste persone su una barca che alla prima difficoltà è andata in mille pezzi e che, per capirci, hanno lasciato che uno di queste persone fosse abbandonata con le mani legate al timone della barca.

Questa gente io la voglio combattere, questa gente Io la voglio sconfiggere, e credo che questa sia la politica più seria che si possa fare: è la ragione per la quale noi abbiamo varato questo decreto la cui norma probabilmente principale riguarda proprio le pene e i reati legati alla tratta di esseri umani.

Il decreto prevede un aumento delle pene per il traffico di migranti, ma prevede soprattutto l'introduzione di una nuova fattispecie di reato relativa alla morte o alle lesioni gravi in conseguenza del traffico di clandestini, che prevede per questi criminali di essere puniti con una pena fino a 30 anni di reclusione, nel caso specifico ad esempio di Cutro, nel caso in cui muoiano delle persone durante una di queste traversate.

Attenzione. Elemento che io considero molto importante è che il reato verrà perseguito dall'Italia anche se commesso al di fuori dei confini nazionali: per noi chi si rende responsabile di lesioni gravi o di morte mentre organizza la tratta degli esseri umani è perseguibile con un reato che noi consideriamo reato universale. Significa non colpire solamente quei trafficanti che noi troviamo sulle barche, significa colpire anche i trafficanti che ci sono dietro. E per me questo è un elemento molto importante perché cambia completamente l'approccio del Governo italiano rispetto a quello che abbiamo visto negli ultimi anni. 

Noi siamo abituati a un'Italia che si occupa soprattutto di andare a cercare i migranti attraverso tutto il Mediterraneo, quello che vuole fare questo governo e andare a cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo, perché vogliamo rompere questa tratta. E credo che questo tema vada portato anche a livello internazionale, perché su questo più si riesce ad armonizzare le legislazioni e più si fa una cosa utile.

Ci sono molte altre norme. Ci sono norme - poi passerò la parola ai Ministri competenti che le spiegheranno meglio - sulla semplificazione delle procedure di espulsione, ci sono norme per il potenziamento dei centri permanenza finalizzati al rimpatrio, ci sono norme per intervenire nei casi di gestione opaca dei centri per i migranti. Viene nuovamente ristretta la protezione speciale. Voi sapete che la protezione speciale è una protezione aggiuntiva rispetto alle norme internazionali, già prevista dalla convenzione di Ginevra e dalla protezione sussidiaria dell'Unione europea; l’Italia aggiunge la protezione speciale; serviva per casi specifici. La fattispecie si è allargata a dismisura, noi torniamo a restringerla, ma vi annuncio che l'obiettivo del Governo è abolire la protezione speciale e sostituirla con una norma di buon senso che corrisponda alla relativa normativa europea di riferimento. C'è tutto questo in tema di contrasto e in tema di migliore organizzazione della materia. 

E credo che un altro modo per combattere i trafficanti di esseri umani sia dare il messaggio che in Italia non conviene entrare illegalmente, non conviene pagare gli scafisti, non conviene rischiare di morire perché ci sono minori possibilità per chi entra illegalmente pagando gli scafisti, di quante ce ne siano per chi non lo fa. È la ragione per la quale noi ripristiniamo i decreti flussi. Vi ricordo che negli ultimi anni i decreti flussi, che sono i decreti che consentono l'ingresso per lavorare di migranti regolari, sono stati praticamente azzerati perché tutte le quote di immigrazione erano coperte da chi entrava illegalmente. Nessuna Nazione seria dà un messaggio di questo tipo.  Nessuna Nazione seria al mondo dice “se vuoi entrare qui non puoi farlo legalmente, paga dei trafficanti per farlo”. E quindi noi vogliamo ribaltare questa narrazione.

Il decreto flussi viene ripristinato - criteri, quote – e viene fatto a livello triennale, viene cioè data una proiezione che riguarda anche la richiesta che arriva dal mondo produttivo per alcuni settori nei quali serve manodopera. Prevede delle corsie preferenziali per quegli stranieri che in patria hanno fatto dei corsi di formazione riconosciuti dal Governo italiano e che quindi hanno migliori possibilità di sbocco anche professionale - per avere una manodopera qualificata - e per consentire alle persone che vengono a vivere da noi di avere una vita dignitosa perché un'altra cosa della quale non mi si convincerà mai è che sia solidarietà far entrare chiunque arrivi e poi, nella migliore delle ipotesi tenerli ai semafori a pulire i vetri delle nostre auto. Io credo che la solidarietà sia un'altra cosa. Credo che, se vuoi rispettare gli altri, a chi entra in Italia devi dare le stesse possibilità che dai a un cittadino italiano.

Questo è il mio modello ed è il modello di questo Governo per cui noi lavoriamo.

Per favorire soprattutto ingressi di persone che possono avere una vita dignitosa - parliamo dell'immigrazione, non stiamo parlando dei profughi che come sapete sono governati da tutt'altra materia e in tutt’altro modo e non riguarda la fattispecie dei decreti flussi - immaginiamo quote riservate ai lavoratori che arrivano da Paesi che collaborano con l'Italia nel contrasto ai trafficanti e nell'informare i cittadini sui rischi che corrono a mettersi nelle mani dei trafficanti. Perché noi intendiamo fare una campagna nei Paesi di origine di queste persone, per raccontare loro quanto la realtà molto spesso sia distante da quella che viene loro raccontata da questi criminali. Noi vogliamo che i cittadini sappiano quali sono i rischi che corrono a mettersi nelle mani dei trafficanti e daremo quote privilegiate alle Nazioni e ai Governi che ci aiutano a fare questo lavoro di informazione.

Per la stessa logica che dicevo e che vuole riconoscere a chi - parlando di immigrazione - viene a vivere in Italia, ci sono anche delle norme che riguardano il contrasto allo sfruttamento dei lavoratori immigrati, in particolare ci siamo occupati del contrasto alle agromafie. e quindi anche delle vicende legate al caporalato.

Questi sono i provvedimenti principali che poi, ripeto, verranno illustrati. Io aggiungo solamente una cosa veloce. 

Cutro per me, per noi, questo provvedimento è un punto di passaggio. La materia migratoria - ne parlerà, presumo il Vice Premier Tajani - oggi è una materia estremamente complessa. Quello che sta accadendo intorno a noi, dal conflitto in Ucraina al terremoto in Turchia, a quello che accade in Iran, tutto ci coinvolge e tutto coinvolge anche la materia migratoria. Noi ci stiamo lavorando a 360 gradi e a vari livelli. Questo è uno dei provvedimenti che riguardano questa materia, altri ne avevamo fatti prima, altri ne faremo dopo, ma soprattutto è una materia che va affrontata anche a livello internazionale, come avete visto che stiamo ampiamente facendo, non solamente nei nostri accordi e rapporti bilaterali - perché non c'è stato incontro bilaterale che io abbia fatto che non abbia trattato anche questa materia, così come accade per il Ministro degli Esteri e per gli altri Ministri che si ritrovano a fare accordi o ad avere rapporti internazionali -, è soprattutto il tema europeo che diventa ancora più centrale. 

Voi avete visto che, all'indomani della tragedia, ho scritto una lettera ai massimi vertici delle Istituzioni europee per chiedere, all'indomani di un Consiglio europeo che aveva avuto sicuramente un importante cambio di passo - che rivendico - in tema migratorio, azioni concrete immediate. In questo – e torno a ribadirlo e tornerò a ribadirlo nel prossimo Consiglio europeo - servono azioni concrete, a partire dalla cooperazione e dalle risorse. Noi abbiamo oggi un problema enorme con la Tunisia, che è soprattutto di carattere finanziario, e quindi abbiamo bisogno di risposte a 360 gradi europee su questa materia.

L'Italia non può affrontare da sola questa vicenda. C’è, nella risposta della Presidente della Commissione europea von der Leyen, la conferma di un cambio di passo, la conferma che le istanze italiane sono state e vengono oggi considerate istanze centrali nell'approccio della politica migratoria sui confini esterni sulla rotta del Mediterraneo centrale. Ma per noi è fondamentale che, a partire dal prossimo Consiglio europeo, si possano avere anche atti concreti.

Su questo è impegnato tutto il Consiglio dei Ministri, su questo è impegnato tutto il governo, ma sicuramente la nostra volontà è quella di stabilire un principio per il quale non ci mettiamo nelle mani dei trafficanti, non accettiamo la tratta degli schiavi del terzo Millennio. La combattiamo e parallelamente favoriamo i flussi migratori regolari per persone che qui possano avere una vita dignitosa. Mi fermo e do la parola al Ministro Nordio che ci illustra la fattispecie del nuovo reato.

09 Marzo 2023

Consiglio dei Ministri n. 24 a Cutro

Nella sede del Municipio di Cutro (KR),dove è stata affissa una targa in ricordo delle vittime del naufragio del 26 febbraio, si è svolto il Consiglio dei Ministri. Al termine della riunione si è tenuta una conferenza stampa.

09 Marzo 2023

Consiglio dei Ministri n. 24, la conferenza stampa

La conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei Ministri n. 24 nella sede del Municipio di Cutro (KR).

09 Marzo 2023

President Meloni expresses solidarity with PD secretary Schlein

The President of the Council of Ministers, Giorgia Meloni, expresses solidarity with the secretary of the ‘Partito Democratico’ (‘PD’), Elly Schlein, who has been targeted by a disgraceful and shameful act. The offensive words accompanied by the drawing of a swastika graffitied on a wall in the city of Viterbo is an act that must be condemned in the strongest possible terms.

08 Marzo 2023

President Meloni receives two young Nigerian Christian women, victims of persecution

On the occasion of International Women’s Day, President of the Council of Ministers Giorgia Meloni today received representatives from the 'Aiuto alla Chiesa che Soffre’ [‘ACS’; ‘Aid to the Church in Need’] Foundation at Palazzo Chigi, together with two young Nigerian Christian women who have been victims of persecution: Maria Joseph and Janada Markus, 19 and 22 years old respectively, both of whom fled the terrorists of Boko Haram.

08 Marzo 2023

President Meloni receives two young Nigerian Christian women, victims of persecution

On the occasion of International Women’s Day, President of the Council of Ministers Giorgia Meloni today received representatives from the 'Aiuto alla Chiesa che Soffre’ [‘ACS’; ‘Aid to the Church in Need’] Foundation at Palazzo Chigi, together with two young Nigerian Christian women who have been victims of persecution: Maria Joseph and Janada Markus, 19 and 22 years old respectively, both of whom fled the terrorists of Boko Haram.
The meeting was also attended by Undersecretary to the Presidency of the Council of Ministers Alfredo Mantovano and by Sandra Sarti and Alessandro Monteduro, the President and the Director of the 'Aiuto alla Chiesa che Soffre’ Pontifical Foundation.

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President Meloni’s press statement with Prime Minister Rutte of the Netherlands

Mercoledì, 8 Marzo 2023

Good afternoon everyone.
We have had a long, fruitful and cordial bilateral meeting today (our first with a Prime Minister of an EU Member State here in Italy) with the Prime Minister of the Netherlands, Mark Rutte, with whom there is already a historical relationship within the European Council. This is a very fruitful period for the bilateral relations between Italy and the Netherlands, confirmed also by the recent visit by President of the Republic Mattarella.
During our first opportunities to work together, we have shared a very concrete and very pragmatic approach to the main issues under discussion at the European Parliament with Prime Minister Rutte. Even though the positions of our two countries, with respect for each other’s national interests, are not always exactly the same, I wish to say that I have found myself working with a clear-headed, pragmatic and concrete person who wants to find solutions. This is the same approach that Italy is taking and this is also something we discussed today. I am thinking of the issue of migration - one of the most complicated issues on the European agenda. During the last European Council meeting, we had a very pragmatic discussion with Mark Rutte, and perhaps some were surprised that, when we entered the European Council meeting, we had a shared vision about the fact that Europe must address this problem as a European issue and that it had to do so not by having primary movements versus secondary movements, but rather by starting with defending external borders and therefore fighting traffickers. As far as Italy is concerned, and I hope not just Italy, this is an issue that has become even more significant and important following the tragedy that happened in Cutro. The Council of Ministers will hold a meeting on this tomorrow for the very purpose of addressing the migration issue. As you know, and as Prime Minister Rutte knows, I wrote a letter about this to the top European institutions: to President von der Leyen, to President Michel and to President-in-Office of the European Council Kristersson.
I am satisfied with the reply that arrived from the President of the European Commission, Ursula von der Leyen, as it takes into consideration and reiterates the conclusions from the last European Council meeting, confirming a change of approach regarding the migration issue: the awareness that this is a European problem and must be addressed at European level; the awareness of the need to fight human trafficking and the traffickers, also to save people’s lives; cooperation with African nations. This is also something we discussed with Prime Minister Rutte: we agree on this and we believe that the next European Council meeting at the end of the month must make concrete progress on the migration issue, especially with regard to the Central Mediterranean route and cooperation with African countries.
Also with regard to the economic matters to be discussed at the next European Council meeting, dialogue between Italy and the Netherlands is essential, as indeed it was during the last EUCO meeting. As you know, Italy hopes for courageous responses in this regard, which, for us, means above all flexibility in the use of existing funds in order not to create disparities within the single market when opting to take action regarding a relaxation of State aid rules. The debate on governance rules will then begin, in relation to which I believe the choices we are making to help our enterprises must also be taken into consideration. We believe that the new governance rules, in particular the Stability and Growth Pact, must take the issue of balance between stability and growth more into consideration, as both are necessary. 
Together with Prime Minister Rutte, we also spoke about Russia’s war of aggression against Ukraine. Our two nations are at the forefront of support for Ukraine, so, from this point of view, we are absolutely on the same side and have discussed how to implement, to better coordinate, our comprehensive assistance to Ukraine, which will continue at both bilateral and multilateral level. 
Mark and I also discussed the bilateral relations between Italy and the Netherlands. We discussed the fight against organised crime in relation to which I am very proud of the fact that the Netherlands sees the Italian model in the fight against the mafia as being a reference model. However, today we know that this is an international issue, that networks are expanding and lengthening, making it essential to have cooperation also, and above all, at international level. We are ready to work together on this. 
Our economic relations are very strong: we are talking about over EUR 43 billion in trade, a figure that improved in 2022. The Netherlands is the biggest investor in Italy; more than 500 Italian companies operate in Holland, counting over 16,000 employees. We believe we have margins for growth in many sectors as part of our bilateral relationship: I am thinking of infrastructure, renewable energy, space; the frontiers of strategic choices are all frontiers we are both involved in. We also intend to collaborate in the sector of defence; our relations and cooperation have so far been very fruitful and very strong in this area and, clearly, given the current international situation, it is increasingly important that we are united on these matters.
I therefore wish to thank Mark for this visit; I thank him for his courtesy and for his pragmatism. I am very pleased about the fact that together we are able to find concrete solutions to the strategic and key issues of our time. 
Thank you Mark.

[Courtesy translation]

09 Marzo 2023

Solidarietà del Presidente Meloni alla segretaria del Pd Schlein

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime solidarietà alla segretaria del Pd, Elly Schlein, vittima di un atto vergognoso e indegno. La scritta offensiva accompagnata dal disegno di una svastica su un muro nella città di Viterbo è un gesto da condannare con assoluta fermezza.

08 Marzo 2023

President Meloni meets with Prime Minister Rutte of the Netherlands

The President of the Council of Ministers, Giorgia Meloni, met today with the Prime Minister of the Kingdom of the Netherlands, Mark Rutte, at Palazzo Chigi. Following their meeting, the two leaders issued statements to the press.

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