Bilancio di Previsione 2024 della Presidenza del Consiglio dei Ministri

10 January 2024

Pubblicato il Bilancio di Previsione 2024 della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, sulla base dell’autonomia organizzativa e finanziaria disposta dalla legge, contabilizza le entrate e le uscite tenendo conto delle sue peculiari esigenze di funzionalità.  La formulazione delle previsioni di bilancio per il 2024 e per il triennio 2024-2026, nel rispetto della normativa, ha coerentemente tenuto conto dei vincoli previsti dalla Legge 213 del 30 dicembre 2023 - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026.

Lo stanziamento complessivo previsto per l’anno 2024 è pari a 5.389.197.271 euro, di cui 3.739.665.415 euro per politiche di settore di competenza della PCM, 1.221.867.159 euro per esigenze di protezione civile e 427.664.697 euro per spese obbligatorie e di funzionamento. Come ogni anno, la Presidenza del Consiglio contribuisce alle politiche pubbliche di contenimento dei costi anche in termini di indebitamento netto, con un taglio non inferiore a 24 milioni e, a partire dal 2013, partecipa in via strutturale all’azione di stabilizzazione dei conti pubblici (cd. Spending review) riversando all’Erario un risparmio di spesa di circa 50 milioni annui nel rispetto di specifici tetti di spesa (fra gli altri per autovetture, consulenze e rappresentanza).

Le uscite riguardano principalmente le esigenze di protezione civile. Crescono di 370.091.344 euro le risorse destinate ad eventi emergenziali legati a calamità naturali, alla prevenzione e alla lotta contro gli incendi boschivi, al rafforzamento delle politiche a favore dell’emergenza ucraina (considerato il permanere della grave situazione anche in termini umanitari), alla ricostruzione delle zone colpite dal sisma del 20-29 maggio 2012 e al sistema di allarme pubblico IT ALERT.

Nell’ambito della realizzazione di programmi spaziali nazionali e aereospaziali si registra tra l’altro un incremento di circa 190 milioni per l’Agenzia spaziale europea (ESA). Tali fondi, pur assegnati alla Presidenza del Consiglio, riguardano attività delegate al Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

Gli interventi sulle infrastrutture per la prevenzione del rischio sismico segnano un incremento di 80.700.000 euro (Casa Italia); le politiche a sostegno della lotta alle dipendenze incrementano di 2.775.622 euro; il sostegno straordinario dovuto alla presidenza italiana del G7, insediato dal 1° gennaio 2024, aumenta di 33 milioni; l’incremento per il Servizio civile universale è di 31.470.949 euro (dopo la riduzione di circa 200 milioni nel 2023, in parte compensata da progetti finanziati con fondi PNRR). Maggiori risorse, inoltre, sono destinate a nuovi finanziamenti finalizzati per: la Fondazione RIMED (progetti di ricerca biomedica e biotecnologica) per 25 milioni di euro; la Struttura di missione PNRR per 7.321.303 euro; le assunzioni necessarie a fronteggiare l’emergenza migratoria per 5 milioni.

Per quanto riguarda il Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità si registra un aumento di 15 milioni di euro del Fondo per le politiche per le pari opportunità, mentre si anticipano alcune manovre di spending e si realizza un risparmio per 10 milioni circa su alcune linee di spesa, che si prevede di rifinanziare con misure alternative. 

Per quanto riguarda l’editoria, a fronte della conclusione degli interventi eccezionali di sostegno per l’emergenza pandemica, è stato confermato l’importo del Fondo per il pluralismo a circa 150 milioni, si è ammesso un credito d’imposta per la carta di 55 milioni e sono stati recuperati ulteriori 28 milioni. La cessazione degli interventi per circa 59 milioni dei Fondi per le periferie inclusive e per l’inclusione delle persone con disabilità è integrata, in legge di bilancio, con 147 milioni di economie già presenti nel bilancio della PCM e con il trasferimento pluriennale di oltre 320 milioni per l’attuazione della legge delega in materia di politiche per le disabilità. Per le politiche dello sport e per i giovani la diminuzione riguarda in prevalenza il definanziamento delle spese per le olimpiadi invernali 2026. Per gli enti territoriali si registrano incrementi per le aree svantaggiate confinanti con le Regioni a Statuto speciale e per l’insularità e, di contro, la riduzione dei Fondi per le politiche della Montagna e delle Isole minori.

Infine, assieme ad alcuni mancati rifinanziamenti, si riducono i fondi destinati alle celebrazioni a carattere nazionale, all’attuazione dell’agenda digitale italiana e ai contenziosi. Fra le spese di funzionamento, quelle per il personale passano da 267.887.644 a 276.459.897 euro, prevalentemente per rafforzare la capacità amministrativa di quattro strutture di missione finalizzate a realizzare i nuovi obiettivi del Governo: Delegazione G7, Contrasto scarsità idrica, Politiche del mare, Semplificazione normativa. La spesa per consumi intermedi aumenta da 79.317.562 a 82.954.247 euro, in prevalenza per: apparati tecnologici; reti informatiche, di telecomunicazione e call center; manutenzione ordinaria di immobili e pertinenze; spese di pulizia e smaltimento rifiuti speciali. Risultano in diminuzione le spese relative a utenze per energia elettrica, gas, canoni telefonici, satellitari e di telecomunicazioni e per rifiuti solidi urbani; nonché per eventi e rappresentanza.