Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 86

20 Giugno 2024

Il Consiglio dei ministri si è riunito giovedì 20 giugno 2024, alle ore 17.28, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

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Aprendo la riunione del Consiglio dei ministri, il Presidente Giorgia Meloni ha espresso una dura condanna in merito a quanto avvenuto al bracciante di origine indiana, Satnam Singh, che lunedì pomeriggio è rimasto coinvolto in un terribile incidente sul lavoro in un'azienda agricola a Latina. Il giovane uomo, rimasto gravemente ferito, è stato abbandonato in strada ed è successivamente deceduto all’ospedale San Camillo di Roma. Il Presidente del Consiglio ha espresso il suo cordoglio, e quello dell’intero Governo, per la tragica scomparsa, e la sua vicinanza alla moglie, alla famiglia e ai cari di Satnam Singh.

“Sono atti disumani che non appartengono al popolo italiano, e mi auguro che questa barbarie venga duramente punita”, ha sottolineato il Presidente Meloni, che ha voluto esprimere il cordoglio del Governo anche per il tragico incidente mortale sul lavoro che ha coinvolto nel Lodigiano un ragazzo di 18 anni, Pierpaolo Bodini, morto sul colpo schiacciato sotto un pesante mezzo agricolo.

Il Presidente Meloni ha quindi dato la parola al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, che ha tenuto un'informativa e ha illustrato le iniziative svolte nei 20 mesi di Governo per combattere lo sfruttamento sul lavoro.

Il Ministro Calderone ha evidenziato che il lavoratore di origine indiana era entrato in Italia con un contratto di lavoro di nove mesi e ha ricordato che il Governo Meloni ha reintrodotto il reato di somministrazione illecita di manodopera, che punisce il somministratore e l'utilizzatore con la pena dell'arresto fino a un mese o l'ammenda di euro 60 per ciascun lavoratore coinvolto e per ciascun giorno di somministrazione.

All’intervento del Ministro Calderone è seguito quello del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, che ha sottolineato l’impegno del Governo attraverso regole più rigide sulla condizionalità sociale, controlli più severi, riorganizzazione dei flussi di immigrazione regolare, formazione nei Paesi di origine anche sui diritti sindacali.

I due Ministri hanno annunciato la riunione che si terrà domani, venerdì 21 giugno, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che vedrà la partecipazione delle rappresentanze sindacali e datoriali e dei soggetti pubblici competenti.

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MATERIE PRIME CRITICHE DI INTERESSE STRATEGICO

Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico (decreto-legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico.

Il testo intende adeguare l’ordinamento nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2024/1252 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 aprile 2024, che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche.

A tal fine, si pone in essere un sistema di governo, rafforzando le relative catene di approvvigionamento e favorendo lo sviluppo di progetti strategici grazie a procedure di autorizzazione semplificate.

Il decreto prevede, tra l’altro, le misure di seguito indicate.

a. Governance relativa alle materie prime strategiche

Si prevede che il Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE), integrato dal Ministro della difesa e dal Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, debba pronunciarsi sulla sussistenza di eventuali motivi ostativi all'accoglimento delle domande di riconoscimento del carattere strategico di un progetto di ricerca, estrazione, trasformazione o riciclaggio delle materie prime strategiche, da attuarsi sul territorio nazionale, presentate alla Commissione europea.

Si individuano presso i ministeri competenti tre punti unici nazionali di contatto per il rilascio delle autorizzazioni all’estrazione, al riciclaggio o alla trasformazione di materie prime critiche strategiche. Il termine massimo di rilascio di tali titoli abilitativi è di 18 mesi per l'estrazione e di 10 mesi per il riciclaggio o la trasformazione.

Si istituisce presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy il Comitato tecnico per le materie prime critiche e strategiche, con i seguenti compiti:

  • monitoraggio economico, tecnico e strategico delle catene di approvvigionamento di materie prime critiche e strategiche e delle esigenze di approvvigionamento delle aziende;
  • coordinamento e monitoraggio del livello delle eventuali scorte disponibili per ciascuna materia prima strategica a livello aggregato, e del relativo livello di sicurezza.

Il Comitato tecnico predispone e sottopone, ogni tre anni, all'approvazione del CITE, integrato dal Ministero della Difesa e dal Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, un Piano Nazionale delle materie prime critiche, in cui sono indicate, in modo organico, le azioni da intraprendere e le fonti di finanziamento disponibili, nonché gli obiettivi attesi.

Si affida all'ISPRA - Servizio Geologico d'Italia, sulla base di una convenzione stipulata con i ministeri competenti, il compito di elaborare il Programma nazionale di esplorazione nel quale sono riportati:

  • la mappatura dei minerali;
  • le campagne geotermiche;
  • le indagini geognostiche;
  • l'elaborazione dei dati acquisiti mediante esplorazione generale.

b. Misure di accelerazione e semplificazione della ricerca di materie prime critiche

Il punto di contatto istituito presso il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica riceverà le comunicazioni del permesso di ricerca delle materie prime strategiche che non eccedano i due anni. Il punto unico di contatto provvede a darne Comunicazione al Comitato tecnico per le materie prime critiche strategiche. L'attività di ricerca può essere iniziata dopo 30 giorni dalla comunicazione.

Si attribuiscono all'ISPRA e alla Sovrintendenza territorialmente competente le funzioni di vigilanza e controllo sui progetti di ricerca strategici e sul rispetto dei requisiti previsti, nonché il potere di disporre (dandone comunicazione ai ministeri competenti) l'interruzione del permesso di ricerca in caso di accertamento di irregolarità nell'effettuazione delle ricerche.

c. Istituzione di aliquote di produzione in materia di giacimenti minerari

I titolari delle concessioni minerarie aventi ad oggetto i progetti strategici che prevedono la trasformazione di materie prime critiche dovranno corrispondere annualmente il valore di un'aliquota del prodotto (pari ad una percentuale compresa tra il 5 e il 7 per cento) in favore dello Stato per i progetti a mare o in favore dello Stato e della regione nella quale insista il giacimento per i progetti su terraferma. Le somme versate in favore dello Stato confluiscono nel Fondo nazionale del made in Italy e sono destinate a sostenere investimenti nella filiera delle materie prime critiche strategiche per la Nazione.

d. Recupero di risorse minerarie dai rifiuti estrattivi

Si introduce il "Piano di recupero di materie prime dai rifiuti di estrazione storici", prevedendo, tra l'altro, che:

  • l'estrazione di sostanze minerali nelle strutture di deposito di rifiuti estrattivi, chiuse o abbandonate, per le quali non è più vigente il titolo minerario, possa essere concessa solo a seguito dell'elaborazione, da parte dell'aspirante concessionario, di uno specifico "Piano di recupero" che dimostri la sostenibilità economica ed ambientale dell'intero ciclo di vita;
  • nei siti contaminati già oggetto di procedimento di bonifica, il Piano debba essere valutato in coerenza con il progetto di bonifica;
  • in relazione alle strutture di deposito censite come potenzialmente contaminate, il Piano debba indicare gli interventi necessari a contenere l'eventuale diffusione di sostanze inquinanti.

e. Accelerazione dei giudizi in materia di progetti strategici

Si prevedono procedure semplificate e accelerate, sul modello dei giudizi amministrativi in materia di PNRR, in relazione alle controversie in materia di riconoscimento o rilascio dei titoli abilitativi previsti dal decreto per i progetti strategici relativi a materie prime critiche.

f. Registro delle aziende e delle catene del valore strategiche

Si istituisce presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy un Registro nazionale delle aziende e delle catene del valore strategiche per fini di monitoraggio, misurazione del fabbisogno nazionale e conduzione di prove di stress.

g. Fondo nazionale del Made in Italy

Si modifica il Fondo nazionale del made in Italy, istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per sostenere la crescita, il sostegno, il rafforzamento e il rilancio delle filiere strategiche nazionali.

In particolare, si integra il novero delle destinazioni delle risorse del Fondo, introducendo anche estrazione e trasformazione delle materie prime critiche e valorizzazione delle infrastrutture ad esse strumentali; si prevede che le risorse del Fondo possano essere progressivamente incrementate anche con risorse provenienti da pubbliche amministrazioni; si prevede la possibilità di investimenti anche in strumenti di rischio emessi da società di capitali aventi sede legale in Italia e non operanti nel settore bancario, finanziario o assicurativo sia in asset immobiliari, anche pubblici, strumentali all'operatività delle imprese delle filiere strategiche e in strumenti di rischio emessi da società di capitali collegati a tali asset; si prevede che possano essere individuati più soggetti gestori del Fondo, fermo il limite di spesa per il pagamento delle commissioni dei predetti gestori (2.500.000 euro annui complessivi).

I fondi di investimento istituiti dalla società di gestione del risparmio costituita dal Ministero dell’economia e delle finanze potranno perseguire anche i fini propri del Fondo nazionale del made in Italy, ossia: crescita, sostegno, rafforzamento e rilancio delle filiere strategiche nazionali, anche in riferimento alle attività di estrazione e trasformazione delle materie prime critiche e di valorizzazione delle infrastrutture ad esse strumentali. Tali fondi potranno investire in asset immobiliari, anche pubblici o derivanti da concessione, strumentali all'operatività delle società delle filiere strategiche e in strumenti di rischio emessi da tali società il cui rendimento sia collegato ai predetti asset immobiliari strumentali.

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ECONOMIA DELLO SPAZIO

Disposizioni in materia di economia dello spazio (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato un disegno di legge che introduce disposizioni in materia di economia dello spazio.

Il testo introduce nell'ordinamento la definizione di "attività spaziale", che ricomprende il lancio, la gestione in orbita e il rientro di oggetti spaziali ed ogni altra attività realizzata nello spazio extra-atmosferico, ivi compreso l'uso delle risorse naturali, e detta una complessiva regolamentazione dell'eterogenea e vasta attività imprenditoriale privata connessa all'esplorazione dello spazio, anche con espresso riferimento agli accordi internazionali sottoscritti e ratificati dall'Italia in materia.

In sintesi, il disegno di legge intende disciplinare:

  • il regime autorizzatorio cui le attività spaziali private sono sottoposte;
  • i requisiti di capacità tecnica e professionale che gli operatori devono possedere;
  • la valutazione preventiva del rischio connesso all'attività autorizzata;
  • il regime di assicurazione obbligatorio e la materia della responsabilità per danni causati dalle attività spaziali;
  • misure di sostegno della space economy;
  • gli appalti pubblici relativi al settore delle attività spaziali e delle tecnologie aerospaziali (mediante la previsione di un regime speciale).

Le nuove norme prevedono che tutte le attività spaziali condotte da operatori di qualsiasi nazionalità, nel territorio italiano, o da operatori nazionali, al di fuori del territorio italiano, debbano essere preventivamente autorizzate dall'Autorità responsabile (Presidente del Consiglio dei ministri o l'Autorità delegata alle politiche spaziali o aerospaziali), previa istruttoria dell'Agenzia spaziale italiana (ASI) e del Comitato Interministeriale per le politiche relative allo Spazio e alla ricerca aerospaziale (COMINT), salvo che nel caso in cui l'attività sia munita di autorizzazione rilasciata da altro Stato e riconosciuta in Italia.

a. Vigilanza

Si affida ad ASI la vigilanza sulle attività condotte da ciascun operatore spaziale, riconoscendo all’Agenzia l'accesso ai documenti e alle informazioni relativi all'attività spaziale autorizzata e all'oggetto spaziale eventualmente lanciato nell'ambito di tale attività. Gli operatori spaziali e i proprietari che non forniscano le informazioni o i documenti richiesti o che non adottino le misure necessarie a consentire le ispezioni, ostacolando l'attività di vigilanza dell'ASI, sono sottoposti a sanzione amministrativa pecuniaria da 150.000 a 500.000 euro.
Si introduce una nuova ipotesi di reato (reclusione da 3 a 6 anni e multa da 20.000 a 50.000 euro) consistente nel fatto dell'operatore che eserciti un'attività spaziale senza aver conseguito l'autorizzazione o successivamente alla scadenza della stessa.

b. Immatricolazione degli oggetti spaziali

Gli oggetti spaziali rispetto ai quali l'Italia risulti unico Stato di lancio sono immatricolati nel registro nazionale di immatricolazione degli oggetti lanciati nello spazio extra-atmosferico. Si prevede un registro complementare per iscrivere gli oggetti spaziali non immatricolati in Italia di cui un operatore di nazionalità italiana acquisisca la gestione o proprietà in orbita o su un corpo celeste.

c. Responsabilità degli operatori spaziali e dello Stato

L'operatore spaziale è responsabile dei danni cagionati in conseguenza delle attività spaziali condotte ed è sempre tenuto al risarcimento dei danni prodotti a terzi sulla superficie terrestre, nonché agli aeromobili in volo e alle persone e cose che si trovano a bordo di questi ultimi. La responsabilità dell'operatore spaziale è esclusa solo se questi prova, alternativamente, che i danni sono stati causati in via esclusiva e con dolo da un terzo estraneo all'operazione spaziale e che il fatto del terzo non poteva essere impedito o che i danni sono stati causati esclusivamente dal danneggiato.

Nel caso in cui lo Stato italiano sia chiamato a rispondere da uno Stato straniero dei danni causati a persone o cose da un oggetto spaziale e risarcisca, pertanto, tali danni, può esercitare, entro 24 mesi dall'avvenuto pagamento del risarcimento, azione di rivalsa nei confronti dell'operatore.

Gli operatori autorizzati dovranno stipulare contratti assicurativi o altra idonea garanzia finanziaria a copertura dei danni derivanti dall'attività spaziale con massimale pari a 100 milioni di euro per sinistro (tale massimale non può essere comunque inferiore a 50 milioni di euro o, nel caso in cui l'operatore autorizzato persegua solo finalità di ricerca o sia una start up innovativa, 20 milioni di euro).

d. Misure per l'economia dello spazio

Si introduce il Piano nazionale per l'economia dello spazio. Tale piano, aggiornato con cadenza biennale, contiene:

  • analisi, valutazione e quantificazione dei fabbisogni delle capacità produttive;
  • analisi delle esigenze istituzionali relative ai servizi basati sull'uso di tecnologie spaziali suscettibile di una valorizzazione commerciale;
  • programmazione, valutazione preliminare, controllo e monitoraggio, delle iniziative di partenariato pubblico-privato;
  • definizione delle sinergie attivabili tra i diversi strumenti di finanziamento e di intervento;
  • allocazione alle varie iniziative previste delle risorse disponibili;
  • identificazione delle possibili ulteriori risorse da destinare alle iniziative;
  • monitoraggio e verifica delle iniziative finanziate e dei relativi impatti.

Si istituisce il Fondo per l'economia dello spazio, di durata pluriennale, destinato alle attività di economia dello spazio, alla commercializzazione dello spazio e all'utilizzo commerciale delle infrastrutture spaziali nazionali, e alimentato in parte con risorse pubbliche e in parte attraverso le contribuzioni corrisposte in sede di autorizzazione all'esercizio di attività spaziali e le sanzioni irrogate nei confronti degli operatori che non forniscono informazioni o non consentono ispezioni e dei soggetti che svolgono attività spaziali senza autorizzazione.

e. Infrastrutture spaziali

Si prevede che lo Stato promuova lo sviluppo dell'attività spaziale quale fattore promettente di crescita economica, favorendo, in particolare, la ricerca, la produzione e il commercio in orbita terrestre bassa, precisando, altresì, che l'accesso ai dati, ai servizi e alle risorse delle infrastrutture spaziali nazionale è garantito in modo equo e non discriminatorio.

f. Norme speciali in materia di appalti settore attività spaziali e tecnologie aerospaziali

Si introducono disposizioni speciali di deroga in materia di contratti pubblici, volte ad agevolare l'accesso delle PMI al settore delle attività spaziali e delle tecnologie aerospaziali.

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RATIFICHE

Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa contro il traffico di organi umani, fatta a Santiago de Compostela il 25 marzo 2015 (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato un disegno di legge per la ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa contro il traffico di organi umani, fatta a Santiago de Compostela il 25 marzo 2015.

La Convenzione impegna all’incriminazione di chi tiene determinate condotte connesse al traffico di organi e alla protezione dei diritti delle vittime e mira a facilitare la cooperazione a livello nazionale e internazionale di contrasto a tale traffico.

Il provvedimento, tra l’altro, ricomprende nel novero dei reati di associazione per delinquere anche i delitti di "Prelievo di organi da persona vivente" e "Uso di organi prelevati illecitamente da persona vivente", interviene sulle pene accessorie prevedendo l'interdizione dalla professione sanitaria o sociosanitaria, da tre a dieci anni, per i delitti connessi al traffico di organi e prevede un aumento di pena nei casi di morte della vittima o di lesione personale grave o gravissima.

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RIORDINO DEL SISTEMA TRIBUTARIO

Proroga del termine per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario mediante adozione di testi unici (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un disegno di legge per la proroga del termine per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario mediante adozione di testi unici.

In considerazione dell’avanzata fase di attuazione della riforma fiscale, al fine di poter tenere conto anche delle nuove disposizioni e di assicurare l’organicità e la completezza del quadro normativo dei diversi settori di intervento dei testi unici già in fase di elaborazione, il disegno di legge proroga al 31 dicembre 2025 il termine entro cui possono essere adottati i decreti legislativi per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario mediante la redazione dei testi unici, ai sensi dell’art. 21, comma 1, della legge n. 111 del 2023, recante la delega al Governo per la riforma fiscale.

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ADEMPIMENTO COLLABORATIVO E CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE

Disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale.

Le norme introdotte provvedono, tra l’altro, a:

  • una revisione del calendario fiscale;
  • integrare il concordato preventivo biennale (CPB), sia in considerazione del calendario fiscale, sia con ulteriori disposizioni relative ai casi di decadenza dal concordato e in materia di acconti;
  • introdurre una sanzione, fino alla sospensione dalla facoltà di rilasciare la certificazione tributaria per un periodo da uno a tre anni, per i professionisti nel caso in cui la certificazione del sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale (Tax control framework) sia infedele;
  • modificare le sanzioni in merito all’adempimento collaborativo, azzerandole per i contribuenti che dichiarano tutto al fisco e si comportano correttamente.

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ATTIVITÀ COMMERCIALI E ARTIGIANE STORICHE

Costituzione dell’Albo Nazionale delle attività commerciali, delle botteghe artigiane e degli esercizi pubblici, tipizzati sotto il profilo storico-culturale o commerciale, ai fini della valorizzazione turistica e commerciale di dette attività, in attuazione dell’art. 27, comma 1, lettera l-bis) della legge 5 agosto 2022, n. 118 (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, del Ministro del turismo Daniela Santanché, del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo per la Costituzione dell’Albo Nazionale delle attività commerciali, delle botteghe artigiane e degli esercizi pubblici, tipizzati sotto il profilo storico-culturale o commerciale, ai fini della valorizzazione turistica e commerciale di dette attività, in attuazione dell’art. 27, comma 1, lettera l-bis) della legge 5 agosto 2022, n. 118.

Il provvedimento, nel rispetto del riparto di competenze costituzionale in materia di commercio, individua un denominatore comune del lavoro già svolto dagli enti territoriali al fine di costituire un circuito nazionale per il riconoscimento del carattere storico e di eccellenza delle attività in possesso di determinati requisiti.

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CNEL

Regolamento concernente i costi di funzionamento degli organi istituzionali del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) (decreto del Presidente della Repubblica)

Il Consiglio dei ministri ha approvato un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che concernente i costi di funzionamento degli organi istituzionali del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL).
A seguito dell'entrata in vigore della legge 29 aprile 2024, n. 56, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, il testo disciplina le indennità e il rimborso delle spese, nonché la relativa corresponsione in conformità alla disciplina fiscale vigente, al Presidente, ai Vicepresidenti e ai Consiglieri e stabilisce che l'indennità di carica per il Presidente del CNEL sia commisurata al trattamento economico complessivo del Presidente del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti, nel rispetto del limite di 243mila euro, di cui all'articolo 23 ter, comma 1, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201.

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PROVVEDIMENTI APPROVATI IN ESAME DEFINITIVO

Il Consiglio dei ministri, su proposta Ministro della difesa Guido Crosetto, ha approvato in esame definitivo un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, concernente il testo unico delle disposizioni regolamentari dell’ordinamento militare, in materia di organizzazione del Ministero della difesa.

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LEGGE BACCHELLI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha deliberato la Concessione di un assegno vitalizio, ai sensi della legge 8 agosto 1985, n. 440 (legge Bacchelli), in favore di Giampaolo Spinato, giornalista.
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CONTRATTI COLLETTIVI

Il Consiglio dei ministri ha deliberato di autorizzare il Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, all’espressione del parere favorevole del Governo in merito:

  • all’ipotesi della Sequenza contrattuale per il personale assunto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato dall’Agenzia per l’Italia digitale (AGID), a integrazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del Comparto Funzioni centrali del 9 maggio 2022 relativo al triennio 2019-2021, sottoscritta il 4 dicembre 2023 dall’ARAN e dalle Confederazioni e organizzazioni sindacali di categoria; 
  • all’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’Area Funzioni locali, triennio 2019-2021, sottoscritta in data 11 dicembre 2023 dall’ARAN e dalle Confederazioni e organizzazioni sindacali di categoria.

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STATI D’EMERGENZA

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato l’ulteriore stanziamento di euro 4.350.000 per la realizzazione degli interventi relativi allo stato d’emergenza già deliberato in conseguenza dell’eccezionale evento meteorologico che si è verificato il giorno 13 agosto 2023 nel territorio del comune di Bardonecchia della città metropolitana di Torino.
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NOMINE

Il Consiglio dei ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Giorgia Meloni, la conferma, per un ulteriore anno, del prefetto dott.ssa Maria Grazia Nicolò nell’incarico di Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, ai sensi dell'articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400;
  • su proposta del Presidente Giorgia Meloni, la proroga dell’incarico di Commissario straordinario alla ricostruzione conferito al generale Francesco Paolo Figliuolo ai sensi dell’articolo 20 ter, comma 1, del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61;
  • su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, l’ulteriore proroga della permanenza in sede a Tirana (Albania), quale Capo della rappresentanza diplomatica, dell’ambasciatore Fabrizio Bucci;
  • su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, la nomina a dirigente generale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco degli ingegneri Adriano De Acutis e Marisa Cesario;
  • su proposta del Ministro della difesa Guido Crosetto, la promozione al grado di generale di corpo d’armata del generale di divisione del ruolo normale delle Armi di fanteria, cavalleria, artiglieria, genio e trasmissioni Fernando Paglialunga e la promozione al grado di generale di corpo d'armata del generale di divisione del ruolo normale dell'Arma dei carabinieri Giuseppe La Gala;
  • su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, la proroga dell’incarico ad interim di Capo del Dipartimento mercato e tutela del Ministero delle imprese e del made in Italy conferito al dottor Amedeo Teti, dirigente di prima fascia dei ruoli del Ministero;
  • su proposta del Ministro della salute Orazio Schillaci, il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della salute alla dottoressa Maria Rosaria Campitiello, dirigente appartenente ai ruoli dell’ASL di Salerno, con contestuale cessazione dell’incarico ad interim conferito al dott. Giovanni Leonardi.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato diciannove leggi regionali e ha quindi deliberato di non impugnare:

  1. la legge della Regione Campania n. 5 del 29/04/2024, recante “Modifiche alla legge regionale 22 dicembre 2004, n. 16 recante Norme sul Governo del territorio”;
  2. la legge della Regione Molise n. 1 del 29/04/2024, recante “Bilancio di previsione della Regione Molise 2024-2026”;
  3. la legge della Regione Molise n. 2 del 29/04/2024, recante “Legge di stabilità regionale anno 2024”;
  4. la legge della Regione Valle d’Aosta n. 4 del 22/04/2024, recante “Modificazioni alla legge regionale 10 aprile 1997, n. 11 (Disciplina delle nomine e delle designazioni di competenza regionale)”;
  5. la legge della Regione Lazio n. 7 del 29/04/2024, recante “Salvaguardia e valorizzazione dei dialetti del Lazio”;
  6. la legge della Regione Lazio n. 8 del 29/04/2024, recante “Modifiche alla legge regionale 20 giugno 2016, n. 8 (Interventi di valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale della Regione Lazio e disposizioni a tutela della costa laziale) e successive modifiche”;
  7. la legge della Regione Lombardia n. 7 del 29/04/2024, recante “Ampliamento dei confini del Parco regionale del Monte Barro e del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone in attuazione dell'articolo 3, comma 9, della l.r. 28/2016 e riduzione dei confini dei parchi regionali e naturali di Montevecchia e della Valle del Curone ai sensi della l.r. 86/1983 con conseguenti modifiche alla l.r. 16/2007.”;
  8. la legge della Regione Lombardia n. 8 del 29/04/2024, recante “Modifiche alla legge regionale 18/2015 (Gli orti di Lombardia. Disposizioni in materia di orti didattici, urbani e collettivi) - Ortoterapia.”;
  9. la legge della Regione Veneto n. 11 del 2/05/2024, recante “Variazione al bilancio di previsione 2024-2026 della Regione del Veneto”;
  10. la legge della Regione Liguria n. 7 del 3/05/2024, recante “Modifiche alla legge regionale 2 gennaio 2007, n. 1 (Testo Unico in materia di commercio)”;
  11. la legge della Regione Toscana n. 15 del 30/04/2024, recante “Disposizioni organizzative per le procedure di gara. Modifiche alla l.r. 38/2007”;
  12. la legge della Regione Umbria n. 4 del 6/05/2024, recante “Ulteriori modificazioni e integrazioni alla legge regionale 9 aprile 2015, n. 12 (Testo unico in materia di agricoltura) in materia di raccolta, commercializzazione e valorizzazione dei funghi epigei spontanei freschi e conservati”;
  13. la legge della Regione Umbria n. 5 del 6/05/2024, recante “Istituzione della "Giornata regionale per le mamme e i papà degli Angeli" a sostegno dei genitori che hanno subito la morte prematura di un figlio.”;
  14. la legge della Regione Umbria n. 6 del 6/05/2024, recante “Promozione e sostegno delle comunità energetiche rinnovabili e dell'autoconsumo collettivo di energia rinnovabile.”;
  15. la legge della Regione Calabria n. 18 del 7/05/2024, recante “Modifiche e integrazioni della legge regionale 8 febbraio 2018, n. 7 (Norme per la tutela dei consumatori e degli utenti)”;
  16. la legge della Regione Calabria n. 19 del 7/05/2024, recante “Modifica della legge regionale 3 ottobre 2023 n. 45 (Promozione del benessere degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo)”;
  17. la legge della Regione Calabria n. 20 del 7/05/2024, recante “Modifica dell'articolo 4 della legge regionale 22 dicembre 2017, n. 57 (modifiche alla l.r. 32/1996 e norme in materia di edilizia residenziale pubblica e sociale”;
  18. la legge della Regione Campania n. 6 del 15/05/2024, recante “Ordinamento e organizzazione degli uffici della Giunta regionale”;
  19. la legge della Regione Campania n. 7 del 15/05/2024, recante “Esercizio delle attività enoturistiche sul territorio della Regione Campania”.

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Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 18.31.